Il processo di Joseph K

da Franz Kafka

Personaggi
Joseph K
Ispettore
Giudice Istruttore
Imputato
Avvocato
Titorelli
L'altro JK
Signora Grubach
Signorina Bürstner
Signorina Montag
La lavandaia
Leni
Willem
Berthold
Franz
Usciere
Vicedirettore
Lo zio
Industriale
Block
   
 

Atto primo. Scena prima.

  Joseph (sta per spostare un comodino, lo rimette giù) Oddio!
  Signorina Bürstner (entra) Lei chi è? Che succede qui?
  Joseph
Joseph K, signorina, io dormo qui accanto.
  Signorina
Ah sì, il signor K, la riconosco. Che cosa fa nella mia stanza?
  Joseph
Posso spiegarle tutto.
  Signorina
Mi ha quasi spaventata.
  Joseph
Ne sono mortificato. Lasci dunque che le spieghi.
(riprende il comodino e lo sposta)
  Signorina
Il mio comodino! Ma come si permette?
  Joseph
Non sono stato io a spostarlo. O meglio sì. E’ stato per colpa mia ma contro la mia volontà. Ecco, io ero qui, lì c’era l’ispettore, e poi gli altri. Mi capisce?
  Signorina
Certo che no.
  Joseph
Ebbene, mi hanno arrestato.
  Signorina
E chi, se è lecito, l’avrebbe arrestata?
  Joseph
Joseph K, chiamavano, come se mi dovessero svegliare.
  Signorina
Non gridi così, la prego! Si sieda. Ricominciamo. Da quanto ne so finora, lei è sotto processo.
  Joseph
Un processo, sì, dev’essere così, c’erano due uomini vestiti di nero, e anch’io avevo l’abito nero, era necessario, sa, per passare di là, nell’altra stanza...

Al di là di qualche esercizio
critico o di formazione,
poche esperienze mi
legano al teatro di prosa
in senso tradizionale:
il Processo è una di queste.
Preferisco infatti costruire
il testo in funzione di altri
elementi, la musica
principalmente, ma anche
la figura, con i quali viva
in stretta relazione.

E’ proprio sul palcoscenico
del Salone Pier Lombardo, ora Teatro Franco Parenti,
che ho potuto realizzare una forma di teatro nella quale far confluire in ugual misura frammenti letterari, musica, allusione visiva e gestuale.

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Allo stesso Teatro associo peraltro altri minori ma singolari momenti creativi.

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Questo adattamento teatrale del romanzo di Franz Kafka
era destinato all’interpretazione “multipla” (sei personaggi)
di Franco Parenti, che l’aveva voluto e apprezzato.
Una drammaturgia mirata, dunque, fedele alla struttura lineare
del racconto pur nel segno di una lettura molto personale.

Lo spettacolo di Andrée Shammah,
rimasto dolorosamente privo dell’attore,
non ne riportò che poche scene.
Non ne escludo tuttavia una futura realizzazione.