parole, musica, voce
Mara Cantoni
arrangiamento e direzione
dell'ensemble strumentale
Lee Colbert
musiciste dell’Orchestra
delle donne del 41° parallelo
Agnese Valle, clarinetto
Marta Lanciano, clarinetto
Lucia Ianniello, tromba
Alice Noris, trombone
Laura D’Ippolito, piano
Cristina Patrizi, contrabbasso
registrato a Roma
al Teatro dell’Ascolto
nell'ottobre 2011
e mixato al Houseboat Studio
da Alfonso Anagni
"pluriel féminin" composto e mixato
da Mara Cantoni
masterizzato con la consulenza
di Luigi Ceccarelli
grafica e impaginazione
Lucia Carenini
copertina
Bice Lazzari, Racconto n.2 (1955)
per gentile concessione
dell'Archivio Bice Lazzari, Roma
produzione artistica ed esecutiva
Mara Cantoni
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Una canzone, un viaggio,
un progetto
Quando ho scritto questa canzone, qualche
anno fa,
l'ho fatto senza altro pensiero che quello
di dedicare
qualcosa alle donne, un "insieme"
di cui faccio parte.
Quando mi sono messa in viaggio,
sia pure lungo le sponde del Mediterraneo
e poco oltre,
non immaginavo che tante voci l'avrebbero
fatta propria,
quasi fosse un ritornello che conoscevano
già.
Nel momento del confronto l'uomo impugna
le armi,
voltando distratto le spalle alla compagna,
per abbracciare un'illusione di vittoria.
Nel momento del confronto, donne dolenti
e sbigottite
hanno scelto e scelgono quell'apparente
sconfitta,
voltando le spalle alle armi per abbracciare
la vita.
Certo non è legge assoluta,
ma è più di un'esperienza condivisa:
lo si intuisce dietro uno sguardo,
nelle pieghe di una conversazione.
È di qua e di là dal mare, prima e dopo questo
nuovo Millennio,
è metafora ed
è realtà.
Siamo ancora qui? Ci siamo ancora.
Non è questione di femminismo
né di buoni e cattivi divisi in
due colonne. È ancora e sempre
riflessione aperta,
disegno di un orizzonte verso il quale
puntare. |
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Babelmed
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Blogfoolk
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Donne
in Musica
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per una versione
"plurale femminile"
hanno tradotto, letto, cantato
in inglese
Lee Colbert (trad. e voce)
Allison Robertson (trad.)
in italiano
Mara Cantoni (trad. e voce)
in spagnolo
Begoña Patiño Díe (trad.
e voce)
in portoghese
Luisa Aboaf (trad.)
Antónia Destino (trad. e voce)
in serbo-croato
Ivana Kerečki (trad. e voce)
in albanese
Eda Agaj Zhiti (trad. e voce)
in greco
Stavroula Cherouvim (trad.)
Paola Cofano (trad. e voce)
in turco
P¦nar Dönmez (trad. e voce)
in ebraico
Nella Magen Cassouto (trad.)
Bianca Moreno (trad. e voce)
in arabo
Sara Gismondi (voce)
Najwa Tarazi (trad.)
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L'etichetta Zone di Musica - punto di riferimento per l'acquisto
on-line del CD
e sua sostenitrice -
ha purtroppo chiuso i battenti, e così pure due preziose
librerie di Milano: la Azalai e la Mahler, che
ne avevano accettato con entusiasmo la presenza.
Tempi duri per gli indipendenti!
Potete comunque trovare Elles sont venues pour dire
alla Libreria
dello spettacolo e al MA-MU di Milano, ma soprattutto ascoltare la canzone su YouTube, in un bel "lyric video" di Elena Meneghetti
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Per restare nel mondo della canzone
• Gruppo
Folk Internazionale
• Petit
Poème
• Unghie
rosse
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Ringrazio l'Archivio Bice Lazzari di
Roma per avermi concesso di riprodurre, sulla copertina del cd,
Racconto n.2 (1955). Musicista prima di scegliere la pittura,
Bice Lazzari (1900-1981) ha perseguito pacatamente e ostinatamente
una ricerca di luce e di armonia, di rigore e di libertà
espressiva con la quale questo progetto è entrato subito
in risonanza.
E un'altra donna del passato
è stata imperiosamente presente mentre il cd stava per
nascere: Liliana Renzi (1928-2012), la mia insegnante e molto
di più, musicista come non ne ho conosciute altre, mancata
in modo imprevedibile,
come sorprendente
era stata
la sua vita.
A queste artiste, e a tutte le donne che con la loro energia
e la loro incrollabile fiducia
ci hanno aperto la strada,
questa canzone è dedicata.
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