Norma
come nasce uno spettacolo


La straordinarietà dell'evento teatrale
trova una delle sue ragioni nel contemporaneo
eseguire degli interpreti e
recepire degli spettatori.
Il melodramma ha in questo una delle sue forze: per il suo essere teatro in musica assomma le suggestioni del fatto teatrale
con quelle del fatto musicale,
senza appartenere mai soltanto
all'una o all'altra forma

Indice generale

Questa Norma

Prima di tutto: c’è un’opera
Il primo passo: l’idea del direttore
L’incontro con il regista
La foresta e l’albero
La forza e l’eleganza

Dove nasce Norma: i luoghi

Scenografia: alle Cascine
Attrezzeria: da Rubechini
Sartoria: da Cerratelli
Parrucche: da Filistrucchi
Calzoleria: da Sacchi

Il lavoro in teatro
Il montaggio delle scene
Le prove del coro
Le prove della banda
Gli interpreti in scena
La sera delle prove-luci
La compagnia di canto al pianoforte
Le prove d’orchestra
Le prove d’assieme
Verso la “prima”

Il libretto e lo spettacolo


Note e indici
Il Teatro Comunale di Firenze
La revisione e l'esecuzione
Note al testo
Nota bibliografica
Elenco delle recensioni
Indice delle fotografie

A tanti anni di distanza, una interessante riflessione di Elisabetta Torselli sul teatro d'opera e in particolare sul Maggio Musicale Fiorentino prende spunto da questo libro... leggi

testo di Mara Cantoni

fotografie di Silvia Lelli Masotti



Questa Norma


Restituirci Norma. Quasi centocinquant'anni fra noi e quel momento, quella vita d'opera, piccoli grandi avvenimenti, capricci, attese, carrozze, gli abiti delle signore, l'eco di Napoleone, speranze, salotti, litigi, ufficiali austriaci. Giuditta Pasta, Giulia Grisi, Domenico Donzelli, nomi, richieste, impresari, lettere, un libretto per l'occasione, un teatro, un pubblico: 1831, alla Scala. Bellini, la sua scuola, il suo essere, il suo scrivere.

Restituirci Norma. Noi, oggi. Lontani. Non è nostra quella vita, siamo altri, siamo lontani. Un taxi, un mezzo fra i tanti, dagli uffici, dai lavori, nei fili di una città, entriamo nel teatro, rituale conosciuto e cosciente, ci chiudiamo nel nostro posto, e guardiamo, e ascoltiamo. Ancora, Norma in un teatro, per noi. Bellini, il suo essere, il suo scrivere. Persone vestite come noi, cresciute nella nostra stessa storia, sui nostri stessi libri, la reinventano nello spettacolo che ci appartiene.

Restituirci Norma. Dei fogli, delle note, dei segni. Misteriosamente oggetto fra tante immagini, la partitura è una presenza arcaica in un presente non suo. Bellini, il suo scrivere. La partitura autografa è l'unica Norma rimasta uguale a se stessa nel mutare delle strutture e delle sovrastrutture. Fra la partitura e lo spettacolo, il tentativo di non tradire nessuna delle due verità: né quella dell'opera né la nostra.

Per coloro che amano la musica, ecco Norma – Come nasce uno spettacolo (...), scritto vivacemente da Mara Cantoni e illustrato da intense immagini di Silvia Lelli Masotti.

(Corriere della sera, 24 febbraio 1980)

Questo libro, quasi unico nel suo genere, (...) ci conduce attraverso una minuziosissima visita a tutte le sezioni distaccate ove lo spettacolo si forma e dimostra chiaramente l’esistenza di un filo rosso che collega le idee del direttore e quelle del regista, dello scenografo, del costumista, dell’attrezzista, del responsabile delle luci, dei cantanti, del coro, dell’orchestra, per poi concentrarsi in palcoscenico (...)

(Voce del Sud, 22 settembre 1979)

Come nasce un’opera sulla scena; o meglio, come nasce Norma al Maggio Musicale. Lo spettacolo principale della scorsa stagione fiorentina trova ampia documentazione in un volume che ne illustra tutte le fasi di lettura e di realizzazione, dall’impostazione filologica dell’opera (...) alle prove di regia.

(Il Piccolo, 1 ottobre 1979)

Norma – Come nasce uno spettacolo è uno stimolante e originale fotolibro sull’intera vita di uno spettacolo teatrale, dall’idea del direttore d’orchestra alla sera della prima.

(Sorrisi e canzoni Tv, 29 luglio 1979)



Non c’erano gli “speciali” di cui oggi siamo saturi, investiti anzitempo da una valanga di informazioni che soffocano, anziché stimolare, la curiosità nei confronti di uno spettacolo. Né d’altra parte l’intenzione di questo libro, edito da Musica Viva/Blow-up, era quella di documentare semplicemente un backstage.

Quello che mi interessava mostrare con chiarezza, in perfetta sintonia con Silvia, era la struttura del lavoro nel teatro lirico, la peculiarità delle sue dinamiche, degli spazi e dei tempi, sottolineando in particolare la funzione della regia in relazione alla partitura.

Questo libro è stato l’occasione dell'incontro, per me determinante, con Luca Ronconi. Al suo lavoro, in special modo nel teatro musicale, ho dedicato altre pubblicazioni. Per altri materiali sull'opera lirica